Teatro

Canale Cavour, a Vercelli la prima teatrale di un progetto eroico

Canale Cavour, a Vercelli la prima teatrale di un progetto eroico

L’8 maggio - prima nazionale al Teatro Civico di Vercelli e il 15 giugno, al Museo di Scienze Naturali di Torino - va in scena Tutto e solo di braccia e di badile: una cronaca drammaturgica sul Canale Cavour e la sua costruzione, un racconto idraulico, una leggenda edile, una storia di uomini e di acque. Uno spettacolo teatrale appassionante che coglie l’occasione per mettere in scena un paesaggio unico, per illustrare una topografia modificata nel Risorgimento ed ancora esistente, per comunicare in maniera originale l’ambiente di risaia e il sublime delle terre di canale.

Una straordinaria pagina di storia risorgimentale e di Italia neounitaria che mette in luce la lungimiranza di un uomo che ha saputo essere agricoltore, stratega e imprenditore al tempo stesso. Uno spettacolo teatrale appassionante che racconta un Camillo Benso di Cavour meno conosciuto, proiettato sulla piana risicola e sulle sue esigenze, che indaga su un tema di fondamentale importanza e attualità: l’acqua. Un’occasione per mettere in scena un paesaggio unico, per illustrare una topografia modificata nel Risorgimento ed ancora esistente, per comunicare in maniera originale l’ambiente di risaia e il sublime delle terre di canale.

Vercelli, prima metà dell’Ottocento: la questione irrigua viene gestita, tra speculazione e lucro, a discapito dell’agricoltura. Il grande statista piemontese comprende come la risorsa acqua non possa essere sottoposta alle sole leggi di mercato e che per il bene delle coltivazioni la gestione delle acque dovrebbe essere affidata direttamente agli stessi agricoltori. E così Camillo Cavour, temperando il suo spirito capitalista con una felice intuizione cooperativistica, vara un piano di acquisizione demaniale dei più importanti canali e riunisce gli agricoltori creando l’Associazione d’Irrigazione dell’Agro all’ Ovest del Sesia.
A coronamento di questi decisivi impulsi, nel 1866, dopo soli tre anni di cantiere, si inaugura il Canale Cavour: un’impresa faraonica, paragonabile all’Alta Velocità dei nostri giorni, un lavoro massacrante, tutto e solo di braccia e di badile. Un’infrastruttura nata per volontà di Cavour (morto prima che il canale venisse inaugurato), a partire dall’intuizione di Francesco Rossi (che per primo ne verificò la fattibilità nel 1842) e sul progetto di Carlo Noè (che lo realizzò vent’anni dopo). Ma soprattutto un segno umano tracciato al cuore della pianura dagli uomini che l’hanno pensato, voluto, scavato in pieno Risorgimento, cuore pulsante dell’Unità d’Italia e fucina di idee che hanno segnato l’agricoltura piemontese e italiana.

E così in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia Ovest Sesia si fa impresario teatrale e presenta Tutto e solo di braccia e di badile, una cronaca drammaturgica sul Canale Cavour e la sua costruzione, un racconto idraulico, una leggenda edile, una storia di uomini e di acque. Uno spettacolo per non dimenticare cos’era la fatica ai tempi delle Guerre d’Indipendenza, per ricordare che “ammazzarsi di lavoro” non sempre è stata metafora. Lucilla Giagnoni, testimone di tante storie di risaia (da Chimera a Marchesa Colombi), è l’unica interprete di questa sfida drammaturgica ideata da Francesco Brugnetta. Unica donna di una storia che è stata fatta da 14.000 uomini. Addosso a lei le luci fluide e vibranti di Massimo Violato e le immagini raffinate ed evocative di Manuele Cecconello, la musicazione live e djset di Noego e le interviste docusound di Matteo Bellizzi, che danno voce agli acquaioli e a chi costantemente tiene in vita il Canale.        

CANALE CAVOUR
tutto e solo di braccia e di badile

TEATRO CIVICO, via Monte di Pietà 43, VERCELLI
domenica 8 maggio 2011
alle ore 21, prima teatrale ad ingresso gratuito

MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI, Via Giolitti 36, TORINO
mercoledì 15 giugno 2011
alle ore 21, ingresso gratuito